Sotto il sole di febbraio

26 febbraio, 2019 § Lascia un commento

E’ stato un febbraio assolato, con gli annunci di tempesta smentiti da un’alta pressione stabile che ha fatto dimenticare prima del tempo il grigiore dell’inverno: una bonaccia dilatata dal carnevale che finirà a marzo, con la Pasqua ancora lontanissima nel calendario di aprile. Nella metereologia sospesa di un inverno che non sembra inverno (ma non può dirsi autunno, tantomeno primavera) ho dato seguito ai soliti riti dell’associazionismo culturale di provincia, con qualche conferenza e con l’annuncio di una ricerca da dedicare ai tre zuccherifici storici di Forlì, Cesena e Ravenna, in collaborazione con gli agguerriti volontari di Classe Archeologia e Cultura.

Non saprei assegnare un confine netto alle analisi storiche da dedicare al Novecento, quando il compito del ricercatore sarebbe innanzitutto quello di non disperdere la memoria. Le vicende degli ultimi cinquant’anni sembrano più nebulose di quelle di cent’anni fa: forse a causa di un eccesso di informazioni frammentarie e non ancora decantate, oppure perché i fatti si intrecciano in maniera volutamente confusa fin dalla loro origine, spesso incomprensibile anche a chi ne è stato testimone.

In mancanza di seri committenti,  i ricercatori di queste vicende del Novecento devono mettersi in fila fra i tanti dilettanti in cerca di visibilità, che fanno carte false per accaparrarsi l’osso di un finanziamento pubblico elargito ormai come forma di carità, per acquietare gli animi. Passata la festa, gabbato lo santo. Nell’epoca del crowd founding bisogna lavorare per il pubblico che condivide almeno in parte i significati di un progetto. La carovana si è capovolta: chi traina non è più il cocchiere, ma la folla che segue, insegue, contamina e recita una parte. Bisogna farsi strumento di un gioco che funziona così e chiedere di condividere, contaminare, rigenerare per non disperdere. E’ una memoria viva divorata dal presente. Ma per chi lo stiamo facendo? E in cambio di che cosa? Quello che lasciamo non ci riguarda più…

Dove sono?

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